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Paragrafi
Tipi di rettile
Riproduzione
Andiamo a farci un giro?
Curiosità
I record dei record
Schede
Coccodrilli
Sauri
Serpenti
Tartarughe
marine
Tuatara
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COME & PERCHÉ
n. 62 -
Rettili e dintorni
Tuatara
Non
è il nome di qualche tribù aborigena,
bensì la testimonianza vivente di un ordine
primitivo di rettili. Ha, sul capo, una sorta di "terzo
occhio" (meglio abbondare!), sensibile alla
luce. E' pieno di denti!
Una fila sulla mascella inferiore, che si interpone
fra due file di denti superiori, una sulla
mascella e una sul palato. Insomma, il tatuara rischia
di spendere una follia in cure dentistiche.
Riproduzione
I
rettili depongono le uova. Solitamente in nidi di
foglie ed erba o in buchi nel terreno. Per tenerle
al caldo c'è chi, come il pitone, vi si attorciglia
intorno o chi, come l'alligatore del Mississippi,
le immerge in materiale vegetale che, decomponendosi,
emana calore. Una sorta di incubatrice naturale.
Alcune
uova (vedi tartarughe, gechi e coccodrilli) hanno
il guscio duro; altre sono rivestite da uno strato
più morbido. I sauri e i serpenti, poi, hanno
trovato un luogo ideale dove tenerle al caldo. Nientemeno
che nel proprio corpo. I piccoli, al momento
giusto, vengono al mondo già vivi.
Quando viene alla luce, la maggior parte dei rettili
è autosufficiente. Diventando grandi, i rettili
perdono più volte la pelle esterna (come
un vestito che, diventato troppo stretto, si strappa).
Non è difficile, talvolta, trovare sui sentieri
i resti di una "vecchia pelle" di serpente,
lasciata lì come una scarpa in disuso.
Andiamo
a farci un giro?
E'
molto interessante osservare come si muovono i rettili.
Quelli a quattro zampe, ovviamente, sono avvantaggiati,
ma anche i serpenti non se la cavano male. Le tecniche,
in questo caso, sono diverse. C'è chi procede
facendo leva sulle protuberanze del terreno, per spingersi
in avanti.
Altri
tirano "dritto" per la loro strada,
grazie alle scaglie che, facendo attrito sul terreno,
permettono loro di impostare una direzione di marcia.
E non pensate che i serpenti stiano solo per terra.
Per molti, l'intreccio di rami di una foresta,
costituisce un habitat ideale. Come abili bertucce,
infatti, si arrampicano di albero in albero, agganciando
le loro squame ai minuscoli solchi della corteccia.
I sauri, invece, per arrampicarsi usano gli
artigli delle zampe. Certi sono persino capaci di
afferrarsi, attorcigliando la coda prensile intorno
ai rami.
I
gechi hanno le zampe rivestite da setole particolari.
In questo modo riescono a camminare anche su superfici
lisce e verticali e persino sui soffitti senza rischiare
di cadere a capofitto sulla testa dell'eventuale malcapitato
di passaggio.
Per i coccodrilli e le tartarughe è tutto
più semplice. Se sulla terraferma possono sembrare
un po' goffi, in acqua sono campioni di nuoto. Il
più veloce tra i rettili è una tartaruga
marina 22 km orari il suo record.
Curiosità
- I record dei record
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Il rettile più
pesante
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tartaruga liuto:
680 kg |
(il più
grande esemplare osservato raggiungeva i
865 kg) |
Il rettile più
piccolo
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geco Sphaerodactylus
parthenopion: 18 m di lunghezza |
Il serpente più
lungo
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pitone reticolato:
10 m |
Il sauro più grosso
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varano di komodo:
160 kg |
Il coccodrillo più
grosso
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coccodrillo
marino: 520 kg |
Il rettile più
longevo
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tartaruga di
Marion: più di 152 anni |
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Francesca Virgilietti
La triste storia dei rettili come animali "da compagnia"
Alcune persone dicono di "amare" i rettili e
manifestano questo loro "amore" tenendo prigionieri
poveri animali come iguana, serpenti o altro in teche di vetro in cui
gli animali possono appena appena muoversi. Spesso non ci si rende
conto che questo non è amore, ma solo maltrattamento: è
quindi importante pensarci, e mettersi nei panni di questi animali,
per evitare di farli soffrire. A noi piacerebbe essere chiusi
in una piccola scatola di vetro e non poter andare in giro a camminare
dove vogliamo? No, e quindi nemmeno a loro piace, anzi,
ancora meno, perché essendo animali selvatici hanno bisogno di
stare in mezzo alla natura.
Oltre a questo, la temperatura, il grado di umidità e altri fattori
necessari alla vita di questi animali sono difficilmente realizzabili
nei nostri climi e quindi oltre a essere prigionieri, questi poveri
rettili soffrono anche di cattiva salute.
Chi ormai ha già in casa uno di questi animali non può
più farci nulla: liberarlo significherebbe
ucciderlo, appunto perché sono animali che possono
vivere solo a certe temeprature e condizioni climatiche. Bisogna solo
evitare di comprarne altri, e curare il
meglio possibile quello che ormai si ha già,
informandosi da un veterinario esperto in animali esotici su quali
sono i migliori accorgimenti per evitare di far ammalare l'animaletto.
Teniamo anche conto che degli animali catturati in natura solo pochi
arrivano vivi nelle case dei loro "padroni", la magggior parte muore
durante la cattura o il viaggio, una vera strage.
Per tutti questi motivi, bisogna evitare di comprare animali
di questo genere per tenerli in casa, e anche evitare
di andare a visitare mostre e zoo in cui questi animali sono
tenuti prigionieri, perché è ingiusto ed è una
vera violenza contro di loro.
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