RAGAZZI NEWS n. 50
- Envisat: un occhio indiscreto dallo spazio
Uno strumento essenziale, quindi, per studiare nel
dettaglio sia la superficie marina, con scopo di individuare,
tra l'altro, la presenza di petrolio scaricato dagli
insediamenti industriali o fuoriuscito da navi cisterna
e petroliere incidentate, sia la superficie terrestre.
Per "fotografare", per esempio, le aree soggette
a disboscamento e deforestazione, spesso abusive,
e per questo situate in luoghi impervi e difficili
da raggiungere.
I
dati raccolti e aggiornati costantemente verranno
inviati alle stazioni di Kiruna (Svezia) e del Fucino
(centro Esrin di Frascati). Si pensa già ad
un collegamento futuro ad Artemis (il satellite
europeo per le telecomunicazioni), in modo da riuscire
a duplicare la sua possibilità di trasmissione
dati. Questa serie di informazioni saranno usate da
vulcanologi e sismologi per comprendere le cause,
per esempio, delle catastrofi naturali, prevedendole.
Forniranno notizie dettagliate su inondazioni,
valanghe e tempeste. E finalmente renderà possibile
il confronto storico tra serie di dati, nel tempo.
E i costi? 2.3 miliardi di euro, distribuiti
nell'arco di 15 anni, che comprendono la costruzione
del satellite e dei suoi strumenti, il lancio e i
costi della missione, la cui durata minima dovrebbe
essere di cinque anni. La Terra ospita l'uomo, così
come l'insieme degli animali (fauna) e dei vegetali
(flora). E' dalla Terra che tutti noi traiamo
i mezzi che servono per il nostro sostentamento, dal
cibo, all'acqua, ai materiali che ogni giorno vengono
utilizzati per renderci la vita più semplice.
Per questo motivo la nostra Terra va curata e protetta
in ogni modo. E chissà che Envisat non possa
dare una mano in questa direzione, mettendo d'accordo
le grandi potenze del mondo sulle problematiche ambientali.
La capacità di previsioni certe, infatti,
é essenziale per realizzare gli accordi internazionali
necessari alla prevenzione di variazioni climatiche
irreversibili.
Approfondiamo
Insieme: Di
che cosa sarà capace Envisat?
-
monitoraggio della Terra: inondazioni
e desertificazioni, disastri ambientali,
terremoti,
sfruttamento
del terreno, foreste,
fenomeni
vulcanici. Con la possibilità
di scoprire persino costruzioni abusive
e discariche illegali.
- monitoraggio degli oceani e delle
acque: El
Nino, scioglimento dei ghiacci
polari, livello degli oceani e delle
maree, invasione delle alghe
velenose, inquinamento
da petrolio, presenza e quantità
di plancton).
- monitoraggio dell'atmosfera:
buco dell'ozono, riscaldamento
globale del pianeta, inquinamento.
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Francesca Virgilietti
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