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Disegno
animato
La realizzazione
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Tecniche
d'animazione
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Winsor
McCay
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COME & PERCHÉ n. 43 - Tecniche d'animazione
Non
possono poi saettare a destra e sinistra, in alto
e in basso, come schegge impazzite, ma accompagnare
le curve, le linee, le sfumature dei fondali.
Insomma: rispettare gli spazi e gli elementi presenti
sulla scena. Se c'é un albero disegnato, non
possono ignorarlo passandogli sopra! Se c'é un albero
disegnato, non possono ignorarlo passandogli sopra!
E lo storyboard deve prevedere fin dal principio
inquadrature di camera e movimenti armoniosi. Tutto
senza cadere nello sfoggio di perfezione tecnica ad
ogni costo. L'imperfezione, infatti, talvolta, può
essere un valore aggiunto se funzionale a ciò che
si vuole realizzare.
Moltissime
sono le persone che partecipano ad ogni singolo progetto:
una sorta di catena di montaggio che
deve seguire tempi e ritmi ben definiti. Ciascuno
ha un suo compito specifico. Ci sono coloro che si
occupano della creazione fisica e spirituale dei personaggi
(della serie: anche un albero ha un'anima!); ci sono
gli intercalatori dei singoli fotogrammi e
gli artisti del clean up che poco hanno a che fare
con la società che si occupa della pulizia degli studios...
Loro,
infatti, l'importantissimo compito di dare una pennellata
di omogeinità e uniformità ai tratti di figure e personaggi
spesso creati da mani diverse. E infine, ultimi ma
non ultimi, i pittori dei fondali, veri e propri
artisti dell' "ambiente" e i tecnici degli
effetti speciali: pioggia, lampi, tuoni, ombre e fumo
sono opera loro.
I
disegni vengono prima eseguiti su carta; poi,
per avere un primo assaggio d'animazione, vengono
montati in rough - reels, rulli su cui si avvolgono
le prove di filmato. Se va bene, i singoli fotogrammi
vengono ricopiati su cels, colorati, ordinati
in sequenza e fotografati uno dopo l'altro.
Pensate
che ce ne vogliono 24 per un semplice secondo d'animazione.
Una volta la copiatura veniva fatta a mano (altro
che i monaci certosini!). Oggi il computer
dà un aiuto non indifferente. La "fase fotografica"
é un momento importantissimo per la buona riuscita
del film animato, soprattutto per quanto riguarda
la credibilità di quanto sarà poi trasportato sullo
schermo.
Ovviamente
sono fotografie realizzate con una tecnica speciale,
grazie all'utilizzo della multiplane camera. Un apparecchio
sperimentato da Ub Iwerks - braccio destro
di Walt Disney (vedi Ragazzi News) - che riesce a
dare incredibili effetti di profondità e di tridimensionalità
agli sfondi (spesso composti da diversi piani) e ai
soggetti animati.
A questo punto mancano solo gli effetti sonori:
voci in, off e over, rumori di diversa natura e la
traccia musicale. Montaggio finale e ultimi ritocchi,
titoli etc...ed il film é pronto per le sale.
Approfondiamo
Insieme -
Tecniche d'animazione
Stop
Motion - Trova forse più
spazio, rispetto al disegno animato,
proprio per il suo largo impiego nel cinema
"dal vero"; quello - per intenderci
- ricco di effetti speciali (vedi Jurassic
Park). Una ragazza sta leggendo tranquillamente
un libro sulla panchina di un parco. Improvvisamente
arriva un mostro peloso alto 5
metri che sputa fuoco dalla bocca.
Ecco: per creare una scena di questo tipo
è necessario ricorrere alla stop-motion
perché per fortuna, nella realtà,
esseri pelosi tanto grandi non esistono.
Alla base: gli stessi principi dei disegni
animati, frame by frame. Ma in questo
caso l'oggetto da animare non é
un disegno ma, per esempio, un pupazzo
meccanico. Un soggetto, quindi, già
dotato di una propria tridimensionalità
e volume. In un secondo, il personaggio
viene mosso ben 24 volte. Con i robot
dotati di snodi articolari, la cosa é
abbastanza semplice. Basta cambiare la
"posa" (braccio su, testa avanti).
Se poi si vogliono riprodurre particolari
espressioni del volto: nessuna paura,
basta prepararsi una collezione di teste
iterscambiali che riflettano i diversi
umori!!!
Go
Motion - E' una automazione
della stop-motion. In questo caso
il robot é dotato di articolazioni
controllate da microprocessori a sua volta
collegati ad un computer, da cui partono,
e che riceve le informazioni di movimento.
Il pupazzo viene messo in una certa
posa che viene "registrata dal computer".
Al momento della ripresa, il movimento
viene eseguito ascoltando le indicazioni
fornite dal computer. (vedi Jurassic
Park)
CGI
(Computer Generated Imagery) -
Sempre più utilizzata, come tecnica,
perché dimezza i tempi di produzione.
Permette, per esempio, di moltiplicare
all'infinito uno stesso soggetto;
i fotogrammi possono essere realizzati
poi completamente al computer. Spesso
viene utilizzata per la creazione
delle luci e delle ombre, riprodotte con
la colorazione elettronica, per calcolare,
in fase di progettazione, i movimenti
della camera, per la realizzazione dei
fondali e ancora in altre mille situazioni.
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Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità?
Hai da proporre qualche COME & PERCHÉ ?
SCRIVICI!
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