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La struttura della Terra
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COME & PERCHÉ n. 64 - Terremoti

finestraPian piano il lampadario del soffitto incomincia ad oscillare, sempre più intensamente. Le vetrate delle finestre iniziano a tintinnare come il vasellame in un negozio di cristalleria all'entrata di un ipotetico elefante.
Il cuore rallenta nell'attesa che tutto finisca. Se si è fortunati. Se la scossa non è di quelle forti che crepano i muri e fanno crollare i palazzi. Come è accaduto alcuni giorni fa a S. Giuliano in Molise e settimane fa in Sicilia.

Ma come nasce un terremoto? E perchè certe regioni sono a rischio mentre altre, al massimo, sentono solo l'eco di quanto accade a qualche chilometro di distanza?

La struttura della Terra

cipollaInnanzitutto è bene sapere qualcosa di più della nostra tanto amata terra.
Dovete pensare alla terra come ad una grande cipolla, con tanti strati di diverso spessore.
Lo strato più esterno viene chiamato crosta che, a sua volta, può essere di due tipi: "oceanica" e "continentale".

rocceLa prima si trova sotto gli oceani ed è composta da rocce molto pesanti, soprattutto basaltiche, giovani (non più di 200 milioni di anni) e sottili.
La "continentale", di rocce granitiche molto antiche (anche 3500 milioni di anni), forma i continenti paragonabili ad enormi zattere che galleggiano sulle rocce sottostanti molto più dense.
Dopo la crosta, incontriamo il mantello (superiore ed inferiore), di consistenza pastosa, caldissimo e sempre in movimento a causa del calore che proviene dall'interno del pianeta. Infine il nucleo, formato da ferro e nichel. Più liquido verso l'esterno, solido all'interno.

montiOceani e continenti non stanno mai fermi.
Dovete immaginare la crosta terrestre come una coperta a "patchwork", composta da tanti pezzi separati in costante movimento (teoria della tettonica a placche o a zolle).
La "zolla in questione", come una sorta di nastro trasportatore, trascina con sè, impercettibilmente, tutto ciò che la ricopre. Rocce, vegetazione, continenti e oceani.

Ma, come tutte le coperte che si rispettino, anche la crosta...è troppo corta. Se viene "tirata" da una parte, causando la formazione di nuove strutture, dall'altra si ritira lasciando scoperte vaste regioni e provocando, a lungo andare, notevoli modifiche al paesaggio.

mantelloMa chi è la causa di tutto questo andirivieni? Le correnti presenti negli strati liquidi del nostro pianeta, soprattutto in alcune zone del mantello.
Il flusso di materiale più caldo tende a spostarsi nelle zone fredde e viceversa, nel tentativo di creare un equilibrio termico. Inoltre, man mano che si procede verso il nucleo, i gradi aumentano. Anche in questo caso, per lo stesso principio, il materiale bollente tende a risalire verso la superficie per poi, una volta raffreddato, ridiscendere.

Le cause dei terremoti

rocceCerto, per un insieme di rocce non dev'essere divertente essere costantemente in viaggio, schiacciate da alcune, tirate e spinte da altre.
Sarebbe, per noi, come vivere ogni minuto della nostra giornata su un autobus affollato.
La maggiorparte delle volte, godendo di una certa elasticità, riescono a resistere alla forte pressione. prosegui la lettura dell'articolo

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