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Paragrafi
La struttura della Terra
Le cause dei terremoti
Classificazione
Previsione e misurazione
Scala Mercalli e Richter
Sismografi
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COME & PERCHÉ
n. 64 -
Terremoti
Ma
quando questa aumenta troppo rapidamente, si spezzano.
L'improvviso cedimento provoca un'onda d'urto
che sale verso la superficie. Come un ramo che, progressivamente
curvato, ad un cero punto si spezza, liberando l'energia
accumulata. E' il terremoto. Che può durare
pochi secondi ma anche parecchi minuti, con conseguenze
terribili.
I terremoti più tremedi avvengono, ovviamente,
laddove è più frequente e brusco lo
scorrimento delle rocce. Ovvero: dove le placche
(o zolle) s'incontrano (margini di placca).
La zolla può trovarsi costretta a scorrere
sotto un'altra. In questo caso le pressioni sono causate
dall'attrito. Sono di questa natura, spesso,
i cosiddetti "terremonti a epicentro poco
profondo". Nascono infatti ad una profondità
inferiore ai 70 km.
Talvolta
le zolle superficiali scivolano una lungo l'altra.
Siamo, in questo caso, di fronte ad una faglia.
La più famosa è sicuramente quella di
San Andrea, in California, provocata dallo slittamento
della "zolla pacifica" lungo quella nordamericana.
La faglia non sta mai ferma. Il ritmo, in questo caso,
è di 1 cm all'anno, piccole scosse che non
creano grossi danni. Ma talvolta può accadere
che le zolle si incollino.
Allora lo scivolamento graduale subisce un'interruzione,
la tensione aumenta e si scatenano terremoti di altissima
intensità.
Classificazione
dei terremoti
I terremoti possono essere classificati in modo diverso,
a seconda della profondità del fuoco o ipocentro.
Ovvero il punto, nel sottosuolo, da cui hanno origine
le scosse.
Quindi troviamo:
- terremoti superficiali, con ipocentro a 50
km
- terremoti intermedi, con ipocentro da 50
km fino a circa 300 km
- terremoti profondi, con ipocentro oltre 300
km e fino a 700 km
I
più devastanti, per noi, sono ovviamente quelli
superficiali.
Spesso si sente parlare di epicentro. Se dall'ipocentro
tiriamo in verticale una retta, il punto in cui questa
si incontra con la superficie terrestre viene detto
epicentro.
Previsione
e misurazione
Ovviamente gran parte degli sforzi dei ricercatori
sono indirizzati a trovare sistemi sicuri per poter
prevedere l'arrivo dei terremoti, in modo da poter
avvertire la popolazione del pericolo. Misurare
un terremoto significa stabilire da dove è
partito e la portata. O meglio: localizzarne l'ipocentro
e calcolarne l'intensità.
Le onde dette "sismiche",
provocate dalla scossa, si irraggiano dall'ipocentro.
Scala
Mercalli e Richter
In
caso di terremoto, una delle prime informazioni che
vengono diffuse dai telegiornali, per far comprendere
la gravità della situazione, è il livello
della scala Mercalli che è stato raggiunto.
Ma che cos'è la scala Mercalli? Elaborata nel
1902, dall'omonimo sacerdote sismologo, è in
uso ancora oggi.
La
scala prevede 12 gradi, definiti con i numeri
romani. A ciascuno corrisponde la descrizione di quanto
avviene in un determinato luogo durante un terremoto.
Più il numero è alto, più il
sisma è di forte intensità. Per esempio
se guardiamo il XII grado, scopriamo che, a tal livello,
nulla può resistere nè sopra nè
sottoterra. La superficie della terra si spacca e
s'increspa.
Gli oggetti, anche i più grandi, vengono scagliati
in aria.
La scala Richter, definita nel 1935 ha, dalla
sua, l'aiuto di sismografi in grado di misurare l'ampiezza
delle onde sismiche. In questa scala viene definita
l'energia di ogni sisma, indipendentemente dalla sua
profondità e dai danni che ha provocato.
Sismografi
Esistono degli strumenti che danno delle indicazioni
importanti. Il più comune è il sismografo,
in grado di avvertire e registrare tutte le scosse,
anche quelle di minore intensità.
Per
semplificare, si può dire che il sismografo
è composto da un pennino e da un foglio
di carta disposto su un rullo. In caso di scossa,
il pennino deve rimanere fermo, mentre la carta segue
l'andamento della scossa.
Il risultato: una linea irregolare, caratterizzata
da picchi, che visualizza quanto sta accadendo.
Un po' come una sorta di encefalogramma che misura
il ritmo del cuore della terra. Solo che in questo
caso, per l'umanità, è meglio che risulti...piatto!
Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità?
Hai da proporre qualche COME & PERCHÉ ?
SCRIVICI!
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