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L'astuzia di Ulisse
L'Odissea

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COME & PERCHÉ n. 25 - Ulisse re di Itaca

volto grecoQualche giorno fa, peregrinando nelle isole greche, ho incontrato un vecchio che prendeva il sole, sdraiato al centro della sua isoletta.
E lo sapete chi era? Nientemeno che Ulisse.

Questo nome non vi dice nulla? Ci penso io a rinfrescarvi la memoria, anche perché il vecchietto era in vena di ricordi. Ulisse, come lo chiamarono i Romani, figlio di Anticlea e di Laerte, compare nell'Iliade, il famoso poema di Omero databile all' VIII sec. a. C. che raccontava i dieci anni di guerra scatenata dai Greci contro la piccola città di Troia, in Turchia.
Ne ricordate il motivo? Una certa Elena, moglie nientemeno che di uno dei più potenti re greci, Menelao. Donna bellissima, si era innamorata di un ragazzo, Paride, anche lui niente male, giovane e affascinante figlio del re di Troia.
Figuriamoci l'ira del povero Menelao, nel momento in cui aveva scoperto la fuga dei due amanti, decisi a coltivare il loro amore al riparo delle mura della città turca.

E qui la storia si complicava e assumeva i toni di una fiction. Credete che Menelao abbia cercato di riportare a casa la moglie dichiarandole tutto il suo affetto, promettendole che non avrebbe più passato le sere a bere con gli amici?

Niente di tutto ciò. A nulla valse il detto: i panni sporchi si lavano a casa. E che cosa ci può essere di meglio, per risolvere una crisi matrimoniale, che scatenare una bella guerra contro la famiglia e il popolo di Paride? Detto, fatto.

L'astuzia di Ulisse

nave grecaMa non tutti avevano molta voglia di imbarcarsi in una guerra, e forse non a torto. E meno degli altri lo stesso Ulisse. La sua presenza però, fu importante. Dopo 10 anni di combattimenti senza vinti e vincitori, fu lui ad escogitare il famoso stratagemma del cavallo di legno che permise ai Greci di entrare nella città di Troia e conquistarla.

Per questo motivo, e per molti altri mille trucchi ed espedienti escogitati in quei lunghi anni, Ulisse fu sempre considerato il più intelligente, furbo e dotato di buon senso, fra gli eroi.
L'unico capace veramente di sconfiggere il nemico non solo con la forza bruta e con l'uso delle armi, ma anche e soprattutto con l'astuzia e il fascino della parola...
L'unico capace veramente di trovare parole di conforto ed incoraggiamento per i compagni, perché profondo conoscitore della psiche umana. A ciò si aggiungono altre caratteristiche che lo differenziarono sempre dai compagni: la pazienza, la capacità di mentire, la curiosità. prosegui la lettura dell'articolo

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