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Paragrafi
I fratelli Lumiére
"Arrivée d'un train
à La Ciotat"
Approfondimento
Il cinematografo
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COME & PERCHÉ
n. 26 - Le origini del
cinema
"Arrivée
d'un train à La Ciotat" (1895)
I fortunati che riescono ad entrare escono frastornati
ma entusiasti. Ma che cosa avviene esattamente
all'interno dell'angusta saletta? Il programma, della
durata complessiva di 20 minuti, comprende una decina
di scene, accompagnate dalle note di un pianoforte
che tenta di coprire il sordo crepitio del proiettore.
Sullo schermo compare un paesaggio: le fronde
degli alberi realmente si piegano, così come le onde
realmente si increspano al soffiare del vento. Poi,
improvvisamente, arriva un treno: i bagliori
si alternano alla rapidità tutta a scatti dei movimenti;
la macchina sferragliante sembra precipitare sugli
spettatori che, istintivamente, indietreggiano sulle
poltrone, temendo di venire investiti.
I
viaggiatori sul binario aspettano, la locomotiva si
avvicina, s'ingrandisce sempre di più, poi
scompare a sinistra dello schermo. E' il famosissimo
Arrivée d'un train à La Ciotat (L'arrivo
di un treno alla stazione della Ciotat), 1895.
I giovani Auguste e Louis Lumiére decidono di non
mettere in vendita il loro apparecchio, anche
se le richieste fioccano da ogni parte. Invece decidono
di arricchire il loro repertorio e spediscono in giro
per il mondo operatori con lo scopo di filmare usi,
costumi, abitudini di popoli lontani, nonché paesaggi
esotici.
La prima proiezione in America avviene a New York
nel maggio 1896; l'operatore inviato dai Lumiére,
Felix Mesguich, viene portato in trionfo da un pubblico
entusiasta, mentre la banda suona La Marsigliese.
I Lumiére furono quindi i primi a capire
che, per suscitare l'interesse del pubblico, e per
trasformare il cinematografo in un'idea commerciale,
bisognava offrire agli spettatori qualcosa di sempre
più spettacolare: dai fumetti animati, agli
sketch, ai documentari.
Incredibilmente, però, furono proprio loro
a ripudiare la propria creatura: infatti nel 1900
vendettero i diritti dell'invenzione all'uomo
d'affari Charles Pathé.
La motivazione? Il cinema, secondo loro, non avrebbe
avuto lunga in vita. E, in questo, ...si sbagliarono,
per fortuna!
Approfondiamo
insieme -
Il cinematografo
Ma come funzionava il cinematografo dei
fratelli Lumiére?
L'apparecchio approntato dai
Lumiére effettuava non solo le
riprese, ma anche stampava le copie e
proiettava le immagini. Venne chiamato
cinematografo, nome che nel tempo
avrebbe continuato ad indicare in genere
il sistema di animazione di fotogrammi.
Nella macchina la pellicola era posta
in verticale, sia per fare le riprese
sia per proiettare i fotogrammi; la bobina
(con la pellicola vergine o con il film
sviluppato e stampato in positivo) veniva
montato sulla parte superiore della macchina.
Al suo interno, un sistema a dente, o
griffa, agganciava la pellicola
nelle perforazioni e la svolgeva davanti
all'obiettivo facendola avanzare e bloccandola
con movimento intermittente. Perfettamente
sincronizzato con il sistema di trascinamento,
un otturatore circolare si frapponeva
tra lente e pellicola oscurando la luce
durante il passaggio da un fotogramma
all'altro e liberandola solo sull'immagine
momentaneamente ferma davanti all'obiettivo.
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Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità? Hai da proporre
qualche COME & PERCHÉ ? SCRIVICI!
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