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Il mito
Un po' di storia
Il palazzo di Cnosso
Gli spettacoli e gli sport
La fine

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COME & PERCHÉ n. 57 - Civiltà cretese: tra storia e mito

affresco civiltà minoicaIl palazzo non aveva nulla della fortezza, segno che i suoi proprietari si sentivano sicuri, e non ospitava solo re e regine, principi e principesse, ma anche una folla di artigiani, tintori, carpentieri, mobilieri, orafi; e in più filatrici, tessitrici, magazzinieri, operai. Ma sicuramente i pittori dovevano avere un posto importante.

Evans, nel suo lavoro di ricostruzione, si è sforzato di far rivivere gli splendidi dipinti che decoravano ogni sala. Si trattava quasi sempre di affreschi: i colori venivano stesi sulla parete ancora fresca di intonaco. (La stessa tecnica che useranno migliaia di anni più tardi Raffaello e Michelangelo).
affreschi cretesiRaggiunta la perfezione in questa tecnica, i pittori cretesi si specializzarono in un vero e proprio capolavoro di virtuosismo: l'affresco a rilievo.
delfiniL'immagine era modellata con più strati di stucco, sull'ultimo dei quali era steso il colore. Questo ci dà un'idea della bellezza dei dipinti, che rappresentavano scene religiose ma anche la vita di corte o dei campi, paesaggi marini, fiori e animali. I colori più usati erano il rosso e l'azzurro (considerato beneaugurante). Come nell'arte egiziana, i corpi degli uomini erano dipinti di rosso, mentre quelli delle donne di bianco e tutte le figure venivano rappresentate di profilo. E' proprio da tutti questi affreschi che sono state ricavate tante informazioni sulla vita di Creta.

toroGli spettacoli e gli sport

Accanto al palazzo di Cnosso si trovava un teatro con gradinate che potevano contenere circa 500 persone e con al centro uno spiazzo dove avvenivano le feste e i giochi a carattere religioso come la corsa, il tiro con l'arco ed il pugilato.

La tragica fine della civiltà minoica

Abbiamo detto che la civiltà cretese o minoica si sviluppò dal II millennio al 1400 a.C. circa. E poi? Poi quella civiltà scomparve, in poche ore, cancellata dall'eruzione di un vulcano della vicina isola di Santorini.
vulcanoIn antico "Santorini" (il cui nome per i greci era Thera) veniva chiamata "la bellissima". E bella appare ancora oggi, alta sul mare, con rocce nere qua e là chiazzate da strati di pomice bianca. Ma Santorini era anche chiamata "l'isola circolare", mentre oggi appare divisa in tre parti. Fra la maggiore, l'isola vera e propria, e le due più piccole c'è un "buco" riempito dal mare. Infatti qui sorgeva una cima vulcanica, alta forse 1600 metri. All' incirca nel 1400 a.C., dopo una serie di scosse, il vulcano esplose con una violenza inaudita. La cosa più impressionante fu che, quando il vulcano esplose, una grande parte dell'isola sprofondò, lasciando appunto un "buco", occupato dal mare. Enormi quantità di detriti e ceneri furono scagliate ad incredibili distanze.
cenereLa cenere cominciò a viaggiare e, con essa, viaggiò anche un'enorme onda, la quale coprì rapidamente i poco più di cento chilometri che separano Santorino da Creta. Misurava più di 40 metri e i grandi palazzi, le attrezzature portuali, le navi e le case furono spazzati via come fuscelli. Forse l'onda non arrivò a Cnosso che distava a circa cinque chilometri dal mare, ma che non per questo riuscì ad evitare un nemico altrettanto micidiale: la pioggia di ceneri, contro cui fu impossibile combattere.
distesa di cenereLa terra, verde di boschi e dorata di messi, divenne un grigio deserto. Creta è stata una delle grandi civiltà della storia. Il turista che la raggiunge oggi è giustamente curioso di vedere il famoso palazzo di Cnosso. Ma, ancora all'inizio del nostro secolo, gli uomini avevano dimenticato le imprese di quell'antico popolo.

labirintoLa memoria dell'uomo, è dimostrato, dimentica la storia: dimentica re, imperi, città e guerre. Ma non dimentica i miti e le leggende. Così, di tutta la lunga storia di Creta, in epoca moderna, si ricordava solo la straordinaria vicenda del labirinto, del Minotauro, di Teseo e di Arianna. Già, perchè la cenere non aveva seppellito solo campi e città, ma anche il ricordo della splendente civiltà dei re Minosse.

Velleda Minkusch

P.S. Hai qualche curiosità? Hai da proporre qualche COME & PERCHé ? SCRIVICI!

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