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Paragrafi
Le origini
Romanzo giallo e simili
Delitto
Indagine
Soluzione
Schede
"I
delitti della Rue Morgue"
Positivismo
Proibizionismo
Curiosità
Le
20 regole del romanzo giallo
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COME & PERCHÉ
n. 46 - Storia del romanzo
poliziesco
Delitto
Elemento
essenziale, come anticipato, è il delitto;
un fatto criminoso che spezza uno stato di quiete
e d'ordine, spesso più apparente che reale.
E il luogo del delitto? Qui il giallista ha
la libertà più assoluta. Che si tratti
della tipica "camera chiusa", dove
il cadavere viene ritrovato e a cui, apparentemente,
é impossibile accedere dall'esterno, o di un
giardino incolto, va bene lo stesso.
Agatha
Christie, (vedi Ragazzi
News), per esempio, privilegiava la prima soluzione,
anche se alla camera di quattro pareti di mattoni,
sostituiva la ristretta cerchia di persone
irraggiungibile dal resto del mondo. La suspence creata
era dello stesso tipo. Della serie: il colpevole é
fra di noi!!! Basti pensare ai "Dieci Piccoli
Indiani", in cui i protagonisti vengono uccisi
uno dopo l'altro in una grande villa isolata, o "Assassinio
sull'Orient Express", in cui il delitto avviene
su un treno che sfreccia tra lande desolate e pianure
sterminate. Anche i moventi che fanno impugnare
un attizzatoio ad una signorina di buona famiglia
o a un villoso montanaro possono essere diversi, così
come il modo di crearsi un alibi. E ovviamente
l'assassino può avere mille personalità
diverse.
Indagine
L'indagine, invece, costituisce la parte centrale
del giallo e si può svolgere in mille modi
diversi: il detective può lavorare da solo
o in gruppo.
Può
avvalersi di collaboratori secondari ma importanti,
come per esempio Sherlock Holmes con il dott. Watson.
Ci può essere un lavoro di squadra. Basti pensare
a certi gialli ambientati in grandi metropoli come
New York e Chicago, tra inseguimenti e sparatorie.
Talvolta il detective trova nelle istituzioni un valido
aiuto ma altre volte tra i due non mancano i conflitti,
con una precisazione. Nei romanzi di Conan Doyle e
dei suoi seguaci, la polizia ha la funzione
di mettere ancora più in evidenza, per contrasto,
le doti e l'acume dell'investigatore.
In
tanti gialli americani, invece, la polizia é
spesso corrotta e la rabbia dell'investigatore si
scaglia contro la società malata e le istituzioni
che la dovrebbero rappresentare, anch'esse piuttosto
malandate.
Il metodo d'indagine, poi, dev'essere tutt'uno
con il carattere dell'investigatore, tenendo
presente che questi opera in una certa realtà
e in un certo ambiente. Marlowe,
per esempio (forse lo avete visto in certi vecchi
film interpretato da Humphrey Bogart), era il tipico
investigatore americano, tutto sigarette e alcool.
Solo, senza una propria vita privata, senza un momento
di pace correva giorno e notte alla ricerca dei colpevoli.
Ma con Chandler (e il suo collega Hammett), il papà
di Marlowe, siamo appunto in America e il giallo
non poteva proporsi nello "stile inglese".
Siamo di fronte al cosiddetto "giallo d'azione",
in cui la vita si manifesta con tutta la propria forza
e sentimenti. Los Angeles é una città
viva con gente che vive e respira. E si sente.
Marlowe si immerge con tutto se stesso nella realtà
che lo circonda, fatta di proibizionismo,
gangsterismo, depressione economica (anni Venti).
Per quanto possa fargli schifo, non la guarda a distanza.
Nero Wolfe, l'eroe dello scrittore inglese
Rex Stout, al contrario, svolge tutte le sue indagini
comodamente spaparanzato su un divano e limitandosi
ad ascoltare i rapporti. Sicuramente una tecnica ben
diversa per giungere alla verità.
Soluzione
Infine,
ogni giallo che si rispetti, non può non avere
una soluzione che, nella maggior parte dei
casi, coincide con lo scioglimento del mistero, dell'enigma.
E' un ritorno all'ordine, la vittoria dell'intelligenza.
Anche i modi di rivelare la verità finale
possono essere diversi: il colpevole può essere
inchiodato davanti ai presenti dal detective
che illustra come sono andate le cose, oppure la spiegazione
può essere rimandata a un momento dopo l'arresto,
come spesso avviene nei casi di Perry Mason.
Nel "giallo classico", alla Sherlock
Holmes e alla Poirot per intenderci, dove l'investigazione
é tutto un lavoro di cellule grigie, si giunge
allo scioglimento del caso in modo molto diverso da
quanto avverrebbe nell'America violenta di Marlowe
(giallo d'azione): tutti intorno all'eroe ad ascoltare
ragionamenti e particolari.
Dal
Novecento, poi, le cose cambiano: diventa sempre
meno ovvio che tutti i casi abbiano una soluzione.
Non sempre, nella realtà, i criminali vengono
catturati. E così anche un romanzo poliziesco
può concludersi senza nessun arresto. E' il
caso del cosiddetto "giallo aperto",
problematico (vedi Sciascia, talvolta Derrick). La
sensibilità del Novecento, infatti, é
molto diversa rispetto a quella dell'Ottocento. E'
più inquieta, irrazionale. L'uomo sa che la
realtà é un complicato groviglio di
cui non si capisce nulla. Gli eroi dei romanzi non
sono più tanto sicuri delle proprie azioni
e ragionamenti, come invece Sherlock Holmes, ma sono
pieni di problemi.
Alla deduzione si sostituisce l'intuizione.
E con questo é tutto.
E... attenzione, se vedete qualcuno aggirarsi furtivamente
nell'appartamento di fronte alla vostra finestra!
Non é detto che non siate, "protagonisti
per caso", di una versione 2 de "La
Finestra sul Cortile" di Alfred Hitchock!
Curiosità
- Le
20 regole del romanzo giallo
Negli anni Venti, lo scrittore Van Dine,
pubblicò, per mettere un po' d'ordine
nel caos che regnava nel genere, le cosiddette
Venti Regole del romanzo poliziesco.
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Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità? Hai da proporre
qualche COME & PERCHÉ ? SCRIVICI!
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