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RAGAZZI NEWS n. 40 - Picasso a Milano

mascheraLa rivoluzione cubista

A 25 anni Picasso é riconosciuto ed ammirato non solo come pittore, ma anche come scultore ed incisore. Durante una visita al Musée de l'Homme, al palazzo Trocadero a Parigi, rimane colpito dalle maschere dell'Africa Nera, lì esposte, e dal fascino che emanano. I sentimenti più contrastanti, la paura, il terrore, l'ilarità si manifestano con un'immediatezza che Picasso vorrebbe anche nelle sue opere.

Les demoiselles d'Avignon
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I quadrati, i cerchi, i rettangoli diventano un naso, una bocca, una fronte che esprimono sensazioni profonde. Picasso riprende un'enorme tela di sei metri quadrati, in lavorazione, e la completa suggestionato ed ispirato da ciò che ha visto. Vengono alla luce "Les Demoiselles d'Avignon", che inaugura uno dei più importanti movimenti artistici del secolo: il cubismo. Le tele, realizzate con questo stile nuovo, piacciono ad alcuni mercanti e soprattutto ai russi, ai tedeschi e agli americani.

Pani e compostiera con frutta su un tavolo
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La fame e la miseria di appena tre anni prima sembrano lasciate alle spalle. Picasso cambia casa, per trasferirsi in un appartamento più grande e luminoso sempre a Montmartre. C'é persino una domestica che serve a tavola!

il violino
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Nel 1912 Picasso incontra la seconda donna della sua vita: Marcelle, detta Eva, ad indicare che é diventata lei la prima di tutte le donne. La scritta "Amo Eva" compare su molti quadri del periodo cubista.

Nell'estate 1914 si incomincia a respirare aria di guerra. Alcuni degli amici di Pablo, tra cui Braque e Apollinaire, partono per il fronte. Montmartre non é più il quartiere di prima. Molti circoli artistici si svuotano.

Oltre al cubismo

Nell'inverno 1915 Eva si ammala di tubercolosi e dopo pochi mesi muore. Per Picasso é un gran colpo. Cambia casa, si trasferisce alle porte di Parigi. Conosce il poeta Cocteau che, in stretti contatti con i Ballets Russes, gli propone di disegnare i costumi e le scene del prossimo spettacolo.

statua grecaL'artista accetta e si sposta a Roma dove si trova la troupe (1917). A Roma Picasso é colpito dalla cultura classica che si respira nella Città Eterna: nelle statue, nelle piazze e nei palazzi.
Nei quadri che seguono quell'esperienza Picasso sembra lasciarsi alle spalle il cubismo. E' un ritorno alle forme tradizionali, alla realtà. Figure drappeggiate, dee antiche immobili come statue, quadri di un realismo pesante e ricercato.
Compare una nuova donna, nei suoi dipinti, un nuovo amore: Olga Kokhlova, che fa parte della compagnia dei Ballets Russes e che diventerà ben presto sua moglie. La coppia va ad abitare in un lussuoso quartiere di Parigi: rue La Boétie nell' VIII arrondissement. Anche il modo di vestire di Picasso si fa più ricercato: pantaloni con la piega, panciotto e bastone da passeggio.
Non tutti i vecchi amici apprezzano questa sua scelta di vita. Da molti l'artista viene accusato di aver tradito il cubismo. Nel 1921 diventa padre e nonostante l'amore che prova per i suoi familiari, non é completamente felice.
La danse
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Nel 1925 i critici sobbalzano nuovamente: esce La Danse. Un quadro dai colori stridenti, violento. I ballerini sembrano fatti a pezzi e ricomposti, deformati. Le loro dita sembrano chiodi. C'é chi grida al capolavoro e chi inorridisce.
Nel frattempo sono incominciate a circolare le idee e le suggestioni di un nuovo movimento letterario e artistico, detto Surrealismo, che mette in primo piano la dimensione del sogno e dell'inconscio.

Pezzi di tela, spago chiodi e oggetti diversi possono diventare materiale utile per la creazione di nuove opere d'arte. Un giorno, passeggiando dalle parti dei magazzini Lafayette, Picasso incontra Marie - Thérése Walter. Ha appena 17 anni, ma é già una donna bellissima, sicura di sé ed indipendente.
Di lì a poco la ragazza diventa la sua modella preferita, nelle opere scultoree e pittoriche. Sembra rinascere un interesse verso le forme classiche. Incisioni e sculture, anche in ferro (con frammenti di ferraglia, pentole, bulloni e così via), fanno la parte del leone.
Nel 1936, in un momento non facile anche dal punto di vista personale, in Spagna scoppia la guerra civile. Repubblicani contro i fascisti del generale Franco. Picasso, per il suo amore per la libertà, simpatizza per i repubblicani.

Guernica

Guernica
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Molti amici dell'artista partono per unirsi alle Brigate Internazionali. Una sera, in un caffé di Saint - German, presentatagli dal poeta Eluard, conosce Dora Maar, pittrice e fotografa. Immediatamente, i due si capiscono, grazie anche all'interesse comune per la pittura, e tra loro nasce un'intesa.
Nel frattempo le notizie, dal fronte, non sono buone: i fascisti avanzano. Il 1937 é l'anno dell'Esposizione Universale di Parigi. Per i repubblicani del Frente Popular é importante che il legittimo governo spagnolo vi sia ben rappresentato. Per l'occasione Picasso crea un'opera enorme: Guernica, dal nome della città basca appena bombardata dai tedeschi. Attacco che aveva provocato moltissimi morti, tra la gente intenta a far la spesa al mercato. Diventerà l'opera simbolo della lotta al fascismo. Ormai anche la Francia é in guerra e sono tempi duri per tutti.

Maternità
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La guerra é presente, sotto diverse forme, nei quadri di questi anni, spesso nature morte. Finalmente, nell'agosto del 1944: la Liberazione.
I tedeschi sono sconfitti, la Francia é nuovamente libera!

Negli anni Cinquanta Pablo Picasso é ormai un'autorità in tutto il mondo. Ha settant'anni ed é finalmente sereno, negli affetti e nella vita lavorativa. Negli anni seguenti, il successo aumenta e spesso la privacy dell'artista viene violata da giornalisti e da fotografi senza scrupoli. Si succedono mostre, e personali, opere su opere, quadri su quadri. Fino a quel 8 aprile 1973, quando Pablo Picasso, all'età di 92 anni, improvvisamente, si spegne.

Francesca Virgilietti

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Paragrafi
Periodo blu e rosa
La rivoluzione cubista
Oltre al cubismo
Guernica

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