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FLASH NEWS!FLASH NEWS! Un occhio sul mondo... in poche righe.
A "Magdalene" il Leone d'oro al Festival del cinema di Venezia

Si è conclusa ieri, presso il Lido di Venezia, la 59° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

MagdaleneIl Leone d'oro, il premio "per eccellenza", è stato assegnato, tra mille polemiche (il film non è stato molto apprezzato negli ambienti ecclesiastici), a Magdalene, dello scozzese Peter Mullan.
Il film, ambientato nell'Irlanda degli anni Sessanta, racconta la storia di quattro giovani donne che, per motivi diversi, vengono mandate in un istituto gestito dalle Sorelle della Misericordia (Magdalene's Sisters) per conto della Chiesa Cattolica, affinché ritrovino, attraverso il lavoro, il sacrificio e l'espiazione, la giusta via. Questi istituti (da molti paragonati a veri e propri lager) sono esistiti veramente in Irlanda ed erano attivi soprattutto negli anni Sessanta. L'ultimo è stato chiuso nel 1996.
Per costruire la sua storia, Peter Mullan ha intervistato decine di donne che hanno vissuto, da ragazze, quell'esperienza.

Qualche soddisfazione anche per il cinema made in Italy.
Anche gli italiani possono dirsi abbastanza soddisfatti.
Stefano Accorsi, infatti, è stato premiato come migliore attore per il ruolo da protagonista in "Un viaggio chiamato amore" (regia di Michele Placido, con una bravissima Laura Morante).
Il film racconta la struggente e appassionata storia di Dino Campana e Sibilla Aleramo, due poeti vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Segnaliamo infine il Premio Francesco Pasinetti del Sngci (il sindacato dei giornalisti cinematografici), assegnato a "Velocità massima" di Daniele Vicari, con una menzione speciale al suo protagonista Valerio Mastandrea.

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