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Paragrafi
Nascita
del Cubismo
La pittura di Picasso
Braque e gli altri
Gli anni '10
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COME & PERCHÉ n. 40 - Cubismo
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...Naturalmente il soggetto del quadro (persona
o pera che sia!) è inserito in un ambiente.
I cubisti analizzano anche questa relazione: lo spazio
del quadro è il risultato del rapporto tra
il soggetto del dipinto e ciò che lo circonda.
Verso il 1911 - 1912, il rapporto tra oggetto
e ambiente si complica. Picasso, quando studia un
oggetto, viene paragonato dai suoi amici ad un chirurgo
che seziona un cadavere.
Gli
anni '10
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La realtà viene infatti studiata,
in principio, come se fosse un corpo statico. Poi,
una volta individuati gli elementi vivi che la compongono
e che sono in rapporto uno con l'altro, viene rappresentata
nell'insieme.
L'oggetto, così, racchiude una serie di elementi:
mentali, sentimentali, appartenenti alla memoria.
Questi elementi non sono raffigurati entro un loro
spazio particolare, ma si accumulano nella tela
come parte integrante dell'immagine.
Questi, tra l'altro, sono gli anni in cui poeti, artisti
e scrittori incominciano ad indagare il rapporto tra
l'uomo e le macchine (vedi Futurismo),
ormai omnipresenti nella vita quotidiana. E alcuni
quadri cubisti sembrano talvolta personificare le
forze delle nuove "civiltà delle macchine" che possono
alterare lo stesso modo di essere dell'uomo: fisicamente
e psicologicamente.
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Questa prospettiva porta Picasso e Braque ad utilizzare,
nelle proprie opere, anche materiali ben lontani
dalle vernici e dai pennelli: giornali e carte da
tappezzeria (i cosiddetti "papiers collés")
e poi pezzi di stoffa, linoleum, sabbie mescolate
all'olio.
Nascono i cosiddetti "assemblages". E' il
diritto dell'arte di servirsi di tutti i mezzi, anche
i più umili, pur di giungere all'obiettivo.
Nel 1913 Picasso va ancora oltre i risultati raggiunti
nel periodo del cubismo cosiddetto analitico
(1909 - 1912). All'immagine della realtà costruita
per frammenti, tende a sostituire un' immagine
più sintetica.
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I piani diventano più larghi, si contrappongono
zone piatte e zone modellate. Elementi realistici
si alternano ad elementi geometrici. Torna la varietà
dei colori. Ma Picasso, Braque e i suoi amici
non sono soli.
Trovano modo di affermarsi originalmente anche artisti
quali Fernand Léger e Juan Gris. E ancora:
i Villon, Gleizes, Metzinger, Le Fauconnier, Picabia,
Kupka. Alcuni si allontaneranno di molto dallo stile
di Picasso, affrontando, per esempio, il problema
di una rappresentazione della realtà in movimento.
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L'opera é caratterizzata da dinamismo e azione.
Uno fra tutti: Legér. Per lui centrale
é il processo di industrializzazione che vive
la società contemporanea. L'artista trova un'analogia
tra la condizione dell'uomo e della macchina:
spesso forme prese dal mondo moderno confluiscono
nei suoi dipinti.
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Per esempio, il fumo viene rappresentato attraverso
forme sferiche. Le case e le fabbriche sono semplici
cubi, gli alberi e le parti di un corpo sono composte
da coni e cilindri. Man mano sceglie colori sempre
più squillanti, anche se limitati all'azzurro,
al rosso, e al giallo.
Il cubismo appare quindi un movimento
non uniforme , ma caratterizzato da una serie di personalità
più o meno importanti ma tutte con il proprio
modo di vedere le cose e di interpretare l'arte, anche
se partendo da presupposti simili.
E con questo è tutto...o quasi.
Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità? Hai da proporre
qualche COME & PERCHÉ ? SCRIVICI!
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