CURIOSANDO DIETRO LE QUINTE: gli effetti speciali

astronaveGuerre Stellari del 1977 viene considerato come uno dei film più innovativi, per quegli anni, per quanto riguarda il discorso effetti speciali e visivi. Pensate che fino a quel momento il film di Kubrik "2001: Odissea nello Spazio", era considerato all'avanguardia e possedeva "solamente" una ventina di "scene truccate" contro le 170 richieste dal film di Lucas. Quasi in tutte le scene del film di Lucas sono presenti navicelle spaziali ed affini, costruite assemblando perlopiù materiale di recupero quale plastica, metallo, legno agghindati con parti di kit per modellismo. Dipinti con spray, aerografo e rifiniti grazie all'utilizzo di pennellini sottilissimi, alcuni sono dotati di luci sia interne che esterne. Per animare queste farraginose creature dello spazio é sta usata soprattutto la tecnica "stop motion" (fotogramma per fotogramma).

VaderQuella utilizzata nei cartoni, per intenderci, con il modello posizionato all'interno della scena. Per i film successivi, da l' "Impero colpisce ancora" a "Il ritorno dello Jedi", le tecniche si sono affinate (vedi "optical compositing" o il "blue - screen") anche se la "stop motion" é rimasta per realizzare parecchie scene. Fondamentali, per il seguito della Saga, anche attrezzature quali il Quad e la Dykstraflex, due prodigiose macchine progettate dai collaboratori di Lucas, che hanno permesso di rendere estremamente realistiche parecchie scene, soprattutto quelle di massa, e dei combattimenti. Basti pensare alla famosa battaglia sulla neve degli Imperial Walkers in l' "Impero colpisce ancora", in cui quadrupedi meccanici sono stati manovrati dall'alto con estrema abilità.

YodaSolo per questa ripresa: sei mesi di la voro ininterrotto! Uno dei personaggi non-umani forse più presente nell'immaginario collettivo dei "star-warofili" é quello di Yoda, il Maestro Jedi. Ispirato agli gnomi e agli elfi di Santa Claus, era una scultura opera di Stuart Freeborn e doveva contemporaneamente comunicare saggezza e senso dell'umorismo. Un complicato meccanismo gli permetteva di muovere non solo braccia, gambe, testa ma anche muscolatura facciale, labbra, palpebre e occhi. E i simpatici Ewoks, i buffi orsetti, non erano un capolavoro di tecnologia d'animazione, ma un cast di attori nani selezionati da Lucas in persona.

ChewbeccaE le voci? Solo per dare voce a R2-D2 sono stati impiegati quattro mesi. Si voleva che lo stato d'animo del droide risultasse dal suono. Il linguaggio di Chewbacca é stato un mix di versi d'animali: nove, in tutto, tra cui il tricheco e l'orso. Tutti sintetizzati elettronicamente. Il famoso respiro affannoso di Darth Vader é stato invece ottenuto ben dopo 18 tentativi.

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