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Flora e fauna
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COME & PERCHÉ
n.52 -
Antartide: un continente da salvare?
Blocchi
enormi di ghiaccio che, accompagnati da scricchiolii
sinistri della calotta, si staccano e incominciano
a percorrere lentamente chilometri e chilometri sciogliendosi
progressivamente, fiumi di ghiaccio (ice -
streams) il cui movimento è spesso rilevabile
solo dai satelliti, iceberg grandi quanto una regione
che decidono di allontanarsi da casa, definitivamente,
prendendo strade diverse.
Ma é questa, oggi, l'Antartide? Un gigante
di terra e di ghiaccio che si sta progressivamente
sgretolando, in seguito all'aumento della temperatura
(2 gradi negli ultimi 40 anni)? Un malato che va tenuto
sotto osservazione, in quanto custode dei segreti
del nostro clima in continua evoluzione? O, più semplicemente,
un continente che sta subendo dei mutamenti,
seguendo un suo processo naturale?
L'Antartide,
ultimo continente ad essere scoperto, è circondato
dall'Oceano Antartico (Mar Glaciale Antartico)
che separa il continente dalle altre terre emerse,
tra cui, la più vicina, la punta del Sud America,
può essere raggiunta attraversando il Passaggio
di Drake.
Nel mese di novembre l'Antartide raggiunge
la sua massima estensione. La minima nel mese di marzo
quando, a causa del clima più caldo, l'85% della sua
massa si frantuma e si disperde nel mare, formando
quello che viene definito pack.
A differenza dell'Artide, che è costituita
da una massa di ghiaccio, l'Antartide é
un'enorme distesa di terra, un immenso zoccolo roccioso
coperto da una calotta di ghiaccio (inlandis) che
si è formata nella notte dei tempi. Circa 20
milioni di anni fa. In tanti anni ha raggiunto uno
spessore medio di 2400 m. raggiungendo, in
certe zone, punte di oltre 4500 m. Tra i 25 e i 30
milioni di chilometri cubi di ghiaccio.
Circa il 90% del ghiaccio disponibile sulla Terra
si trova in Antartide. Pensate che il peso esercitato
dall'enorme massa di ghiaccio é tale da "schiacciare"
il continente, facendolo immergere nelle acque gelate
dell'Oceano di ben 500 metri. Se, per un motivo o
per l'altro, avvenisse uno scioglimento totale
dei ghiacci, la massa rocciosa riemergerebbe completamente
e gli oceani aumenterebbero di ben 60 metri a causa
della quantità d'acqua prodotta dalla fusione.
Molte
regioni costiere verrebbero sommerse a causa
dell'innalzamento del livello dei mari di tutto il
nostro pianeta. Sono pochissime le zone dell'Antartico
(circa il 2%) non coperte dalla calotta polare e si
trovano soprattutto lungo le coste a picco sul mare
e in prossimità dei rilievi e delle principali vette
montuose. L'Antardide é costituito in
prevalenza da un esteso altipiano, con un'altitudine
media di 2500 metri.
E' questa una delle cause delle scarse precipitazioni,
soprattutto nelle regioni interne. Al di là delle
barriere naturali, altitudine e basse temperature
riducono la quantità di umidità nell'aria facendo
venire meno le condizioni fondamentali al formarsi
delle nuvole.
Nonostante
le precipitazioni scarse, la maggior parte della neve,
trasformata in ghiaccio, dà vita ai ghiacciai,
immensi, che lentamente, letteralmente scivolano verso
la costa facendosi strada tra gli antichi ghiacciai
o erodendo le zone di roccia scoperta. Una volta giunti
al mare...non si fermano ma, placidamente, approdano
in acqua.
Alcuni rimangono a galleggiare sulla superficie, magari
perdendo qualche pezzo qua e là. Altri si inabissano,
depositandosi sui fondali, e pian piano erodono
la roccia del fondo.
E'
da queste enormi masse di ghiaccio o, meglio, dai
grandi tavolati di acqua dolce tipicamente
antartici, che hanno origine i famosi iceberg. Alcuni
di questi possono raggiungere persino una dimensione
di 100 km tanto che, nell'antichità,
molti furono scambiati per isole dai primi esploratori.
La più grande, tra queste piattaforme, é
quella di Ross, collocata nell'omonimo mare.
Grande come la Francia, per intenderci, si presenta
come una spettacolare barriera strapiombante. Lunga
650 km, alta circa 300 metri, con 45 metri fuori dall'acqua.
L'aria
fredda, invece, tende a dirigersi verso il mare. Se
al Polo può permanere una sorta di calma
piatta, la maggior parte dell'Antartide é spazzata
da venti gelidi, molto forti soprattutto lungo le
coste e nel continente, dove possono arrivare a soffiare
anche a 300 km orari, provocando terribili e improvvise
tempeste di neve:i cosiddetti "blizzard"
che durano anche giorni e giorni.
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