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Paragrafi
Che cos'è un
dinosauro?
Dinosauri: classificazione
Periodo Triassico
Periodo Giurassico
Periodo Cretaceo
Perché sono scomparsi?
Schede
Classificazione
La
deriva dei continenti
I
primi paleontologi
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COME & PERCHÉ
n. 50 - I dinosauri
Giurassico
(tra 193 - 135 milioni di anni fa)
Verso
la fine del Triassico, Pangea incominciò a
dividersi in due enormi continenti: Laurasia e
Gondwana, caratterizzati da ambienti e climi
differenti. Le temperature divennero più fresche.
Aumentarono le piogge e il clima, caldo e umido favoriva
la vita dei rettili. Si svilupparono nuove specie
di dinosauri.
Tra i saurischi si differenziarono sempre di
più i teropodi carnivori, che camminavano su due zampe,
e i sauropodi erbivori che barcollano su quattro come,
per esempio, i famosi dinosauri con il collo lungo,
detti Brachiosaurus. Alti ben 12 metri, misuravano
23 metri dal naso alla coda. Sei metri di solo collo.
Pesavano
fino a 80 tonnellate e potevano ingurgitare
fino all'equivalente di 35 balle di fieno al giorno.
Le zampe dietro erano più corte in modo da
facilitarlo nel raggiungimento dei rami più
alti. I sauropodi dal collo lungo furono tra gli animali
terrestri più lunghi, grandi e pesanti. I loro
corpi erano compatti, avevano lunghissime code e teste
piccole.
Il pollice, munito di un grosso artiglio, era
molto più sviluppato rispetto alle altre dita
e serviva per afferrare i rami. Sembra che i sauropodi
sapessero nuotare. Molti di questi erbivori avevano
le guance fatte in modo tale da poter immagazzinare
vegetali mentre, tranquillamente, continuavano a ruminare.
Avevano
denti diversi a seconda dell'alimentazione
e della specie. Infatti i dinosauri che prediligevano
foglie dure, spesso spinose, frutti e cortecce di
palme e conifere, avevano denti grossi a forma
di piolo. Coloro, invece, che si nutrivano di foglie
e frutti di alberi da fiore (che compaiono circa 120
milioni di anni fa), più teneri, avevano denti
sottili a forma di foglia.
Gli
adrosauri (o "dinosauri a becco d'anatra")
non avevano i denti davanti, ma possedevano massiccie
batterie di denti lungo i lati della bocca, composti
da elementi incastrati uno nell'altro, capaci di macinare
persino gli aghi dei pini. I dinosauri cornuti,
invece, con il loro solido becco, riuscivano a strappare
i vegetali duri che poi venivano afferrati dai denti
che funzionavano come una tenaglia.
Pensate invece che alcuni erbivori, impossibilitati
a masticare, ingoiavano delle grosse pietre
che, depositatesi nello stomaco, a mo' di macina,
frantumavano i pezzi di cibo.
Cretaceo
(tra 135 e 64 milioni di anni fa)
Il
Cretaceo non durò poco. Circa 80 milioni
di anni, in cui si sviluppò un numero di
specie di dinosauri talmente alto come mai era avvenuto
fino a quel momento. Agli inizi, il clima era
caldo e gli inverni dolci e secchi. Pioveva perlopiù
d'estate.
Poi, soprattutto nelle zone temperate e polari,
le estati divennero sempre più calde e gli inverni
sempre più freddi. Scomparvero i grandi erbivori e
fecero la loro comparsa i piccoli Triceratops
e i dinosauri con il becco ad anatra. Come in un sistema
perfettamente in equilibrio, gli erbivori si nutrivano
della folta vegetazione presente, i carnivori (il
più grande era il Tyrannosaurus, con i suoi 14 metri
di lunghezza e 7 tonnellate di peso) divoravano gli
erbivori.
Molti
predatori riuscivano persino ad uccidere animali
di notevoli dimensioni, anche più grandi di
loro. I piccoli carnivori, invece, si accontentavano
di uova, insetti, piccoli rettili e mammiferi.
I carnivori avevano tutti denti semplici, affilati
e appuntiti. Nella maggior parte dei casi, almeno
una delle due creste del dente era finemente denticolata.
Particolare
che consentiva, al dinosauro, di lacerare i
pezzi di carne, che venivano poi ingoiati interi,
in assenza di molari. Molti erano forniti di zanne.
I corpi dei carnivori erano tozzi e muscolosi e le
zampe anteriori, spesso, erano sottili mentre quelle
posteriori erano forti, con piedi che ricordavano
quelli degli uccelli. La vista era acutissima, in
ogni condizione. In qualche modo, però, oltre
alla chance
della fuga, gli erbivori dovevano pur difendersi.
Il Pachycephalosaurus, per esempio, aveva una
gran testa coperta da una serie di strati ossei. Alcuni
erano rivestiti da una vera e propria corazza
coperta da spine aguzze e lunghe, sulla parte terminale
della coda (Stegosaurus - Giurassico superiore). Altri
erano protetti da centinaia di noduli ossei (ornati
da protuberanze spinose) lungo il dorso e i fianchi
(es. Ankylosaurus - fine Cretaceo)
Perché
sono scomparsi?
L'estinzione
dei dinosauri avvenne circa 65 milioni di anni
fa. In quel periodo, scomparvero oltre la metà degli
animali presenti sulla Terra. Nessuno sa esattamente
perché. Moltissime le ipotesi, più
di sessanta. Tra queste, eruzioni vulcaniche o l'arrivo
di un enorme meteorite che avrebbero letteralmente
"sconquassato" il nostro pianeta,
infrangendo gli equilibri esistenti.
Questo però non spiegherebbe la sopravvivenza di altre
specie come, per esempio, quelle dei mammiferi o i
coccodrilli, le lucertole, i serpenti e le tartarughe.
E ancora gli anfibi, i pesci, gli insetti e
gli uccelli. Ormai, oggi, si tende a non ritenenere
una sola la causa dell'estinzione. Probabilmente molti
furono i fattori che determinarono cambiamenti di
clima tali, con il conseguente innalzamento dei mari,
da portare alla riduzione della quantità di terra
emersa e di cibo. E quindi alla fine di queste creature
che continuano ad alimentare la nostra immaginazione.
Francesca Virgilietti
P.S. Hai qualche curiosità? Hai da proporre
qualche COME & PERCHÉ ? SCRIVICI!
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